Penultima tappa del progetto Empatic a Fontivegge, una due giorni (5 e 6 giugno) che è iniziata con una tavola rotonda ed è proseguita con punti informativi, eventi ludici, storie di migrazione narrate in prima persona. Numerose le associazioni (tra le altre le Cooperative Asad, Nuova Dimensione e Polis) che collaborano per la riuscita di un progetto che ha già un lungo cammino alle spalle. Nasce al termine di una assemblea pubblica tenutasi a Piazza Grimana nel 2013 quando è il territorio a richiamare l’attenzione sulle tensioni che in più luoghi si stavano manifestando tra i residenti a causa di una etnia non più omogenea. L’amministrazione comunale chiese idee e progetti e cominciò l’iter burocratico per accedere ai Fondi Europei per l’Integrazione, istituzioni ed associazioni lavorarono di comune accordo e nell’ agosto 2014 Empatic prese vita. “Insieme alla Regione – ci tiene a precisare l’Assessore ai servizi sociali del Comune di Perugia, Edi Cicchi – individuammo tre zone critiche di Perugia dove attuare il progetto: Fontivegge, Ponte Felcino e Pallotta-Fonte. Successivamente si sono aggiunte altre zone su richiesta degli stessi territori. Sottolineo che le tensioni sociali non si verificano solamente tra italiani e non, ormai le seconde generazioni di migranti nate in Italia che vivono e risiedono stabilmente nel territorio sentono come una invasione i nuovi arrivi. I Fondi Europei sono una grande occasione per trasformare il rischio in opportunità, limare le frizioni sociali, integrare tutti alla vita di comunità.” Il progetto avrà termine il 26 giugno con l’ultima tappa a Ponte Felcino. “Tante le associazioni che hanno partecipato, italiani e migranti tutti hanno dato il loro contributo alla riuscita – commenta Gabriella Delfino responsabile di Empatic -. Uno degli obbiettivi era promuovere il dialogo tra cittadini stranieri ed italiani residenti. Un riscontro del successo arriva proprio dall’allargamento di Empatic ai quartieri di Ponte San Giovanni e Castel del Piano su pressione delle stesse comunità. Inoltre non solo Perugia anche a Terni nel quartiere Villaggio Italia è stato svolto del lavoro importante in una zona a rischio tensione. Voglio ringraziare il dirigente scolastico Antonella Alunni Pistoli della scuola primaria “Falcone e Borsellino” di Terni che ha dato una grossa mano e per il suo impegno diretto negli eventi tenuti anche all’interno della scuola stessa. A fine mese ci confronteremo con l’amministrazione comunale sia per il passaggio di consegne all’ANCI della rete associativa messa in funzione che per il punto della situazione ed eventuali futuri impegni sempre grazie ai F.E.I.” Soddisfatto anche Alessandro Moretti responsabile del progetto Family Village nato parallelamente ad Empatic sempre con i contributi F.E.I.. Nel solco della tradizione cattolica delle ACLI ha puntato molto sulla famiglia ed ha operato in altri comprensori della regione, Marsciano, Foligno, Terni, Perugia e Fossato di Vico. Quest’ultimo comune seppur piccolo scelto per l’alta incidenza di migranti, intorno al 35%, sulla popolazione residente. Due le iniziative portate avanti. “Abbiamo realizzato una mappa strutturata con i riferimenti necessari che consente alle famiglie tutte di potersi orientare nel territorio, sei le sezioni individuate e divise anche in maniera grafica per aiutare visivamente. Documenti e pratiche burocratiche, Sanità e servizi socio-assistenziali, Cultura sport e tempo libero, Istruzione e formazione, Associazionismo ed integrazione ed in ultimo, non per importanza, Religione. Abbiamo formato direttamente anche dieci migranti scelti in base alla padronanza di più lingue inserendoli nei contesti amministrativi e poter poi aiutare in un prossimo futuro tutti coloro che ne avranno bisogno. Soddisfatto è dir poco, il progetto ha funzionato.” A fine mese dunque il punto finale “tecnico” tra le associazioni che hanno dato vita ad Empatic e Family Village ed amministrazione comunale, entrambe le parti hanno interessi comuni e voglia di continuare.
UN SABATO A “PIAZZA DEL BACIO” – Nell’attesa, resta la soddisfazione per quanto accaduto sabato 6 giugno a Piazza del Bacio, con la terza terza edizione de “Il mondo è la mia casa” evento organizzato negli anni precedenti da Acli Provinciali Perugia, Pastorale Migrantes Perugia, e dell’Associazione Informastranieri Perugia e quest’anno con la collaborazione dei Progetti Fei Empati e Family Village. La piazza si è animata i grazie a musica e balli di diverse culture (sud americane, africane ed italiane) a giochi e laboratori per bambini ed adulti a spazi espositivi (una mostra che raccontava alcune delle iniziative promosse dal progetto Empatic e alcuni banchetti di presentazione di associazioni che hanno collaborato con il progetto). Il palco ha visto anche la presenza delle istituzioni e delle rappresentanze religiose. Fra l’altro è intervenuto anche l’assessore Dramane Diego Wague’ ringraziando per la realizzazione di momenti che spingono i cittadini ad una partecipazione attiva e al riappropriarsi degli spazi della città al fine di promuovere “uno stare insieme costruttivo”. Giochi danze e balli si sono conclusi con l’invito a tutta la piazza a salire sul palco e cantare insieme “we are the World”.
INTEGRAZIONE ANCHE NELLO SPORT – In contemporanea sempre sabato pomeriggio si è tenuta presso lo Stadio Vecchi di San Sisto l’inaugurazione e le prime partite de “ Il primo Campionato delle Nazioni Calcio a 11” Comunità Peruviana, organizzato dall’associazione Santa Isabel, dalla Comunidad Peruana en Umbria, dall’Acsi e dal Progetto Empatic. La manifestazione vede la partecipazione di rappresentative calcistiche di Costa d’Avorio, Ecuador, Italia, Nigeria, Perù e Romania.
A MARGINE:
elenco associazioni EMPowerment Associazioni e volonTari Immigrati per la Comunità:
ASAD, POLIS, Nuova Dimensione, noiTA’
elenco associazioni Family Village:
ACLI Perugia, ACLI Terni, ENAIP Perugia, ENAIP Terni, associazione InformaStranieri, patrocinio provincia Perugia e provincia Terni, patrocinio comune di Marsciano.
Angelo Pagano