Sottoscritto giovedì 26 ottobre presso la Sala della Conciliazione da ben ventisette soggetti tra istituzioni politiche, sanitarie e giuridiche, cooperative sociali, istituzioni scolastiche e associazioni.
Dalla Zona Sociale 3 dell’Umbria (comuni di Assisi, Bastia U., Bettona, Cannara e Valfabbrica) un’ importante azione a contrasto della violenza assistita. Una forma di maltrattamento psicologico, che si verifica prevalentemente in ambito familiare e che purtroppo trova frequente riscontro nella quotidianità.
Il protocollo nasce all’interno dell’Intervento “Tutela dei Minori” ricompreso nell’Asse II – POR FSE UMBRIA 2014-2020 (“Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà”) in merito all’intervento specifico “Minori Vittime di Violenza Assistita”, finanziato e supportato dalla Regione dell’Umbria.
La Zona Sociale n.3 (comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica), in collaborazione con l’Asad Società Cooperativa Sociale gestore del progetto, dopo una lunga attività sul territorio (che ha visto coinvolti diversi soggetti sia istituzionali che non) di formazione, sensibilizzazione e confronto sul tema della violenza di genere e in particolare sulla violenza assistita, è arrivata alla stesura condivisa del Protocollo sopra citato.
L’attività di realizzazione del progetto, di stesura del protocollo e di realizzazione organizzativa di tutte le diverse fasi (ricordiamo l’evento Minori Vittime di Violenza Assistita –Rete Territoriale e Multidisciplinarietà – che si è tenuto il 22 Maggio 2023 presso il Centro Congressi Domus Pacis – Assisi alla presenza, tra l’altro, del dott. Alberto Pellai) è stata coordinata dalla dott.ssa Francesca Tardioli, componente dell’Ufficio di Piano della Zona sociale n.3 e responsabile dell’Area Amministrativa del Comune di Bettona, e dalla dott.ssa Filomena Polito, Coordinatrice dell’Area Minori dell’Asad società cooperativa sociale.
Le stesse, nell’esprime la soddisfazione per la presenza di così tante istituzioni che hanno voluto con convinzione ed impegno aderire al protocollo ed impegnarsi concretamente nella sua realizzazione, ci dicono che tale lavoro nasce dalla necessità di strutturare azioni coordinate su questo tema sia per affermare una cultura della prevenzione, sia per valorizzare e mettere a sistema le esperienze positive che sono presenti a livello locale e che costituiscono un prezioso esempio di buone prassi. Ciò consente di approcciare il fenomeno in modo globale e di garantire una maggiore efficacia dell’azione preventiva, di realizzare e attivare una rete di soggetti che intervengono a vario titolo nell’ambito della violenza assistita sui minori, di attivare azioni formative mirate e rivolte agli operatori presenti nei principali luoghi educativi basati su un’ottica di genere ed una metodologia condivisa, integrata e multidisciplinare assicurando un’ampia partecipazione di tuti gli operatori, la strutturazione di percorsi formativi mirati anche a sviluppare la conoscenza reciproca e migliorare le modalità di interazione fra i soggetti firmatari.
Il Protocollo che è stato siglato nella mattinata di giovedì 26 ottobre ad Assisi, presso la Sala della Conciliazione, da ben 27 soggetti:
Zona Sociale 3 (rappresentato da: Massimo Paggi – Assessore alle politiche sociali -comune di Assisi capofila ZS3, Daniela Brunelli – Presidente Conferenza di Zona e Assessore ai Servizi Alla Persona, Angela Taglioni – Assessore alle politiche sociali del comune di Bettona e componente Tavolo Infanzia e Adolescenza della ZS3, Silvia Cozzali – consigliere delegato alle politiche sociali del comune di Valfabbrica),Asad società cooperativa sociale (dott.ssa Liana Cicchi – presidente), Usl Umbria 1 – Distretto dell’Assisano (dott.ssa Ilaria Vescarelli – direttrice), Usl Umbria 1 – Distretto dell’Assisano Dipartimento Salute Mentale (dott.ssa Michela Quadrini – responsabile del servizio), Tribunale per i Minorenni dell’Umbria (dott.ssa Giuseppina Arcella – giudice), Camera Minorile di Perugia (avv. Paola Pasinato – presidente), Ministero della Giustizia – Centro per la Giustizia Minorile per la Toscana e l’Umbria -Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Perugia (dott.Gabriele Bono – direttore e dalla dott.ssa Patrizia Arbato – direttore USSM di Perugia), CISMAI – Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia (dott.ssa Fabiana Gara – Referente CISMAI per l’Umbria e le Marche), Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Umbria (dott.ssa Cinzia Morosin . presidente), Ordine degli Avvocati di Perugia (avv. Francesca Pieri-consigliere), Ordine degli Psicologi della Regione Umbria(dott.ssa Paola Angelucci -tesoriere), Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine degli Avvocati di Perugia (rappresentato dall’avv. Marco Gambuli- vice-presidente), Istituto Comprensivo Assisi 1 (prof.ssa Grazia Maria Cecconi- dirigente scolastico) Istituto Comprensivo Assisi 3 (prof.ssa sandra Spigarelli – dirigente scolastico), Istituto Comprensivo Bastia 1 (prof.ssa Stefania Finauro – dirigente scolastico), Direzione Didattica Bastia Umbra (prof.ssa Monica Barbanera – dirigente scolastico), Istituto Comprensivo Bevagna-Cannara (prof.ssa Francesca Lepri- dirigente scolastico), Istituto Comprensivo Torgiano-Bettona (prof.ssa Silvia Mazzoni – dirigente scolastica), Istituto Comprensivo Valfabbrica (prof.ssa Rosa Goracci – dirigente scolastica), Convitto Nazionale Principe di Napoli (prof. Stefano Cammerieri – rettore), Istituto d’Istruzione Superiore M.Polo-R.Bonghi (prof. Carlo Menichini – dirigente scolastico) Liceo Sesto Properzio (prof.ssa Francesca Alunni – dirigente scolastica), Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (prof.ssa Bianca Maria Tagliaferri – dirigente ), Associazione Rete delle Donne Antiviolenza RAV (dott.ssa Paola Palazzoli – presidente), Associazione Liberamente Donna (dott.ssa Maurita Lombardi – presidente), La Goccia Società Cooperativa Sociale (a.s. Giuseppina Balestrini – consigliere) e Controvento Società Cooperativa Sociale (dott. Paolo Bartoccioni – presidente).
Insieme ai soggetti firmatari hanno confermato la loro collaborazione e supporto concreto anche le forze dell’ordine del territorio: il comandante Vittorio Jervolino della Stazione dei Carabinieri di Assisi, la dott.ssa Francesca Domenica Di Luca, Vicequestore della Polizia di Stato di Assisi e la dott. Lolli sostituto Commissario della Polizia di Stato di Assisi.
Anche con le Forze dell’Ordine, seppur non firmatari del protocollo per questioni burocratiche, è nata una proficua e preziosa collaborazione che ci ha visti interagire in una efficace sinergia e disponibilità che è stata rinnovata anche per le fasi successive di realizzazione operativa del protocollo.
“E’ un percorso virtuoso – dichiara la Presidente della Cooperativa Asad Liana Cicchi – su cui stiamo lavorando con diversi soggetti importanti del territorio. La tutela dei minori è un aspetto molto importante e nello specifico il contrato alla violenza assistita, fenomeno purtroppo sempre più frequente all’interno dei nuclei familiari”.
“Non è così scontato – ammette Daniela Brunelli – Presidente della Zona Sociale 3 – presentare un progetto così importante per il nostro territorio. Stiamo vivendo una fase molto difficile a livello sociale, dove tanti fattori incidono sulla serenità di una famiglia. Spesso i minori sono i primi ad essere colpiti e ad assistere appunto a forme di violenza. La nostra è una risposta concreta e un utile supporto per quanti si trovano in queste condizioni”.
“Quella della violenza assistita – ricorda la Dr.ssa Ilaria Vescarelli, Direttore Distretto Assisano Usl Umbria 1 – è una piaga sociale, purtroppo sottovalutata. Stiamo già lavorando per costruire un percorso di tutela dei minori, attraverso le scuole e i centri antiviolenza. Questo protocollo rappresenta un ulteriore passo in avanti
La dott.ssa Francesca Tardioli – componente dell’Ufficio di Piano della Zona sociale n.3 e responsabile dell’Area Amministrativa del Comune di Bettona – precisa che “se la giornata di oggi rappresenta un punto di arrivo nel quale tutte le istituzioni presenti definiscono una cornice formale nella quale operare, nello stesso tempo è l’inizio di una nuova sfida: il protocollo ci impegna immediatamente a ripartire e a realizzare le condizioni per operare concretamente ed attivamente.
Per dare forma al futuro serve un nuovo coraggio attraverso un investimento di scelte e di risorse a tutti i livelli, capaci di provocare quantomeno l’avvio di un processo di cambiamento significativo”.