Per una cooperativa sociale la presentazione di un bilancio è un momento di notevole importanza, perchè consente una reale rivisitazione dell’attività in un preciso lasso di tempo e non solo con riferimento alle questioni economiche. Un modo per verificare quello che è stato fatto e metterlo alla conoscenza di tutti: soci, operatori, committenti, ospiti e famiglie. Giovedì 27 aprile, presso la “Sala Fiume” di Palazzo Donini a Perugia, la Cooperativa Asad ha presentato il rendiconto sociale 2015. Il settimo bilancio della sua storia, Asad lo ha messo in programma proprio nell’anno del quarantennale dalla nascita della cooperativa (1977-2017). Un evento nell’evento, che è diventato utile per allargare gli orizzonti rispetto al passato e verso il futuro.
“Per la nostra cooperativa – ci tiene a precisare la Presidente Liana Cicchi – questo è un momento di comunicazione molto importante, sia interno che esterno. E’ il nostro settimo bilancio in quarant’anni di attività, dove abbiamo lavorato nella comunità e per la comunità, contribuendo a migliorare la vita di molte persone. Siamo state tra le prime cooperative in Italia e nel tempo ci siamo sempre posti di mantenere saldi alcuni obiettivi: solidarietà, inclusione sociale, occupazione e qualità dei servizi. Oggi nella nostra cooperativa lavorano ben seicento soci. Negli ultimi anni, con particolare riferimento al 2015, abbiamo cercato di reagire alla crisi con dei progetti e degli investimenti mirati. La realizzazione della residenza protetta per anziani, Anchise, di Ponte della Pietra a Perugia, è una delle nostre migliori risposte. Dopo neanche un anno abbiamo cinquanta ospiti e creato oltre venti posti di lavoro. In questo bilancio sociale abbiamo voluto mettere in evidenza anche i frutti del nostro impegno, pubblicando alcune note di merito che sono arrivate dai committenti, sia pubblici che privati. Ci sentiamo una cooperativa protagonista del welfare locale”.
Una leadership che viene riconosciuta anche dalle istituzioni di settore.
“Asad – ammette Dino Ricci, Presidente di Legacoop Umbria – è una delle punte di eccellenza della cooperazione umbra aderente a Legacoop. Una realtà in forte crescita, che negli ultimi anni ha saputo fare degli investimenti lungimiranti, sostituendosi più volte all’attività pubblica. Quando penso ad Asad, mi interrogo su come sarebbe stato il welfare in Umbria senza la cooperazione”.
Un ruolo di interlocutore fondamentale tra le esigenze della collettività e le istituzioni, che viene sottolineato dal mondo cattolico.
“Nella dottrina sociale della Chiesa – spiega Mon. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare di Perugia e Città della Pieve – il buon funzionamento della società non dipende dallo stato ma dalla vitalità dei cosiddetti corpi intermedi, in cui rientrano anche le cooperative e che sono i veri protagonisti della realtà sociale”.
Alla presentazione del bilancio di Asad hanno fatto registrare la loro presenza anche Andrea Bernardoni, responsabile regionale delle cooperative sociali presso ARCS Legacoop Umbria, Massimo Minciotti, responsabile territoriale di Banca Prossima, Antonio Picciotti, ricercatore dell’Università di Perugia, facoltà di Economia, Raffaele Goretti, Presidente dell’osservatorio regionale sulle persone con disabilità e Pavilio Pannacci, Presidente dell’associazione Agadi. In rappresentanza delle istituzioni locali, il consigliere regionale Giacomo Leonelli e il vice Sindaco di Perugia, Urbano Barelli.
“La cooperazione è un termometro importante – ha precisato Barelli – che ci dice se la città lavora sulla coesione sociale e se ci sono risposte da dare ai soggetti più deboli. L’obiettivo della nostra amministrazione e di accrescere il rapporto con realtà come Asad e diffondere nel territorio le loro virtù”.
Meriti che nel 2015 Asad è riuscita ad allargare dal campo socio-assistenziale a quello economico, chiudendo con un piccolo ma confortante utile.